A.N.F. CIVIDALE

Associazione Nazionale del Fante - Sezione di Cividale del Friuli "Col. Pietro Benatti"

59° Btg. f. mec. "CALABRIA"

Organigramma Divisione MANTOVA anni 80
Struttura Brg. f. Mecc. anni 80

Lo Stemma Araldico illustra le gesta e le tradizioni del 59°. Lo scudo è inquartato: nel primo quarto su campo d'argento un leone rampante (stemma di Brescia) ed un braccio in palo vestito di rosso e d'argento con la mano che sostiene una sfera d'oro (stemma di Cremona), ricordo dei reparti che dettero vita al 59°; nel secondo, quattro pali di rosso su fondo oro e due croci potenziate di nero (stemma della Calabria), omaggio alla regione di cui il Corpo porta il nome; nel terzo quarto una croce, in parte rossa ed in parte d'argento, su campo argento e rosso, a ricordo di un precedente stemma araldico concesso al 59°; nel quarto su fondo azzurro (colore che simboleggia il valor militare) un monte al naturale sormontato da una stella d'argento (ricordo di Cima Lana e della Medaglia d'Argento concessa al "Calabria" per quel fatto d'arme).
Sullo scudo una corona turrita.
Due nastri attorno allo scudo, a ricordare le ricompense concesse al reparto.
Onoreficenza accollata alla punta dello scudo.
Sotto lo scudo, su lista d'argento con le punte bifide verdi bordate di rosso, colori delle mostrine del reparto, il motto: ACRITER IN HOSTES.

Mostrine

Fregio da basco

Storia

Il 16 aprile 1861 si costituì a Brescia, per effetto del Regio Decreto del 24 gennaio 1861, il 59° Reggimento Fanteria con i tre Battaglioni ceduti dal 20° "BRESCIA", dal 21° e dal 22° "CREMONA"; assieme al 60° Rgt. diede vita alla Brigata "Calabria". Il 2 giugno 1861, in occasione della Festa Nazionale, gli fu consegnata la Bandiera di Guerra.
Negli anni che seguirono la nascita del Regno d'Italia, il Reggimento viene impiegato nella lotta al brigantaggio (1860-1870) nelle regioni meridionali e in Sicilia.
Il nuovo Reggimento partecipò onorevolmente alla Terza Guerra di Indipendenza e si distinse nelle varie sedi ove fu dislocato per l'opera fraterna e sollecita a favore delle popolazioni civili, da quelle siciliane, colpite dal colera, a quelle del Polesine, sottoposte alle inondazioni del Po. Nel 1884 interviene con 3 compagnie in occasione dell'epidemia di colera in Garfagnana; più precisamente con la 7^ a Barga, la 11^ a Gallicano e la 14^ a Sommacolonia.
Il 59° "CALABRIA" concorse poi con alcuni suoi reparti alla guerra Italo-Abissina (Eritrea 1895-96) ed alla guerra Italo-Turca (Libia 1911-12), mobilitando numerosi Ufficiali e Militari di Truppa ed anche intere Compagnie.
Reparti del reggimento si coprono di gloria ad Adua (01/03/1896) ed a Tucruf (2-3/04/1896), meritando una medaglia d'argento, cinque di bronzo ed un encomio solenne.
Il 4 giugo 1897 il Municipio di Monteleone Calabro offre al reggimento una nuova bandiera di guerra in segno di riconoscimento per l'opera svolta dai fanti a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del 1894.
Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, il Reggimento è dislocato a Civitavecchia; la più bella pagina della storia centenaria del 59° "CALABRIA" fu scritta però durante la Prima Guerra Mondiale, il 18 aprile 1916, giorno della conquista del Col di Lana nel bellunese e merita una trattazione adeguata.
Il Col di Lana, alto 2.462 metri e potentemente fortificato dagli Austriaci, dominava la strada che da Belluno per Agordo ed Alleghe conduce nelle Valli Badia e d'Ampezzo. Esso costituiva, pertanto, un obiettivo importante per le nostre truppe fin dal luglio del 1915, ma, nonostante reiterati e ostinati attacchi, la cima del colle era sempre rimasta nelle mani del nemico.
Cima Lana, costituita, grosso modo, da una piramide triangolare tronca i cui vertici settentrionali (più elevati di quelli meridionali) erano riuniti da una trincea scudata lunga circa centoventi metri completamente organizzata e sul cui rovescio, ripidissimo, si aprivano caverne e gallerie, si eleva da una piattaforma alla quale si riattaccano, con sottili selle, alcuni costoni. Su di essi, separati da profondi ed impervi valloni, gli Austriaci avevano costruito trincee poderose, munite di robusti reticolati.
La posizione, già fortissima per natura, era poi efficacemente sostenuta anche dalle Batterie poste sul Sasso di mezzodì e in Val Parola e, soprattutto, dai cannoni del Sasso della Stria del Piccolo Lagazuoi che prendevano di fianco chi avanzava sui costoni, specialmente su quello chiamato Castello.
Dopo tanti inutili tentativi, costati tutti al Reggimento perdite dolorose, il 59° ebbe infine ragione della natura impervia e dell'ostinazione nemica ricorrendo alla guerra di mina. Dopo lunghi e minuziosi preparativi durati parecchi mesi, una mina di enormi proporzioni fu spinta attraverso cunicoli sotterranei fin sotto la cima sud-ovest del Col di Lana. Il 1° Battaglione del 59°, cui era devoluto il compito principale nell'azione che, in previsione di ciò, era stato lasciato un po' di giorni al riposo nelle retrovie, si portò, nel pomeriggio del 17 aprile 1916, sulle posizioni avanzate pronto all'attacco.
Alle 23:35 la mina gigantesca esplose ed un bagliore accecante squarciò le tenebre della notte mentre un rombo spaventoso squassava la montagna. Tre minuti dopo, alle 23:38, il Battaglione scattava all'attacco e passava come una valanga sui reticolati sconvolti e sulle trincee devastate. Gli Austriaci, decimati e storditi dall'esplosione, non furono in grado di opporre una resistenza organizzata e furono rapidamente travolti.
Nel corso della Grande Guerra si distinse nelle principali battaglie del fronte montano, conquistando, oltre al citato Col di Lana, le contrastate pendici del Colbricon e della Cima dello Stradon (luglio 1915 - ottobre 1917). In seguito al ripiegamento al Piave, conseguente alla ritirata di Caporetto, il Reggimento resiste eroicamente sul Monte Tomba e sul Monfenera ai furiosi attacchi che investono il Massiccio del Grappa.
Per l'eroismo dimostrato dai suoi fanti, la Bandiera di Guerra del Reggimento viene decorata con la Medaglia d'Argento al Valor Militare.
Con l'ordinamento del 1926 il Reparto prende il nome di 59° Reggimento Fanteria "Calabria" e assegnato alla XXX Brigata di Fanteria, della quale fanno parte anche i Regimenti 45° e 46° "Reggio" e viene dislocato, dal 1927, a La Maddalena.
Nel 1933 viene trasferito a Tempio Pausania, nella caserma intitolata al Sottotenente tempiese Francesco FADDA - Medaglia d'Oro al Valor Militare. Nel 1934 il Reggimento passa alle dipendenze del Comando Divisione "Caprera" (30^).
In occasione della guerra italo-etiopica (1935-36) fornisce Quadri e truppe ai reparti mobilitati per l'Africa Orientale. Nel 1937 passa a far parte della XXXI Brigata di Fanteria. Nel 1939, in conseguenza della costituzione delle Divisioni binarie, il Reggimento è inquadrato nella Divisione di Fanteria "Calabria" (31^), della quale fanno parte anche i Reggimenti 60° Fanteria e 40° Artiglieria per Divisioni di Fanteria e, con tale Grande Unità, partecipa al Secondo Conflitto Mondiale con compiti di difesa costiera nella Sardegna settentrionale.
Dall'8 al 18 settembre 1943, concorse alla definitiva evacuazione delle truppe tedesche dall'isola, operando nella zona di Bassacutena, Valia, Stazzo, Litichedda e Santa Teresa di Gallura. Trasferito nel 1943 nella sede di Sassari, vi rimase fino al 1945, allorché venne ridislocato nella sede di Cagliari. A seguito della trasformazione organica, dal 25 settembre 1945 divenne 59° Reggimento Fanteria Sicurezza Interna "Calabria" e inquadrato nella ricostituita Brigata omonima.
Il 23 settembre 1947, con l'antica denominazione di 59° Reggimento Fanteria, entrò a far parte della Divisione "MANTOVA" e fu dislocato a Palmanova dove il 4 novembre 1947 riceve la nuova bandiera di guerra.
A seguito dell'annunciato raduno partigiano e della mobilitazione jugoslava si decideva, oltre alle misure già messe in atto, di rafforzare l'intero dispositivo militare alla frontiera orientale. In tal senso, il Ministro della Difesa Paolo Emilio Taviani, autorizzava il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Efisio Marras, a spostare ulteriori forze. Iniziava così la prima fase dell'operazione denominata "Esigenza T" (Trieste). Entro le 19:00 del 29 agosto 1953, prendeva posizione e attivava dei capisaldi a ridosso della fascia di confine un Battaglione del 59° Rgt. Fanteria "Calabria", in concorso con altri reparti. Lo schieramento terminava il 20 dicembre del 1953, data in cui, come previsto dai trattati, si concludeva il ripiegamento di tutte le unità da entrambi i lati della frontiera. La vigilanza rimaneva comunque alta e nei mesi successivi si verificarono ancora scontri di confine.
Mobilitato prontamente, aliquota del I Battaglione intervenne nelle operazioni di soccorso e recupero delle vittime del disastro del Vajont (9 ottobre 1963).
Nel biennio 1970-1971 partecipa alla repressione dei moti di Reggio Calabria (rivolta scoppiata in seguito alla decisione di collocare il capoluogo di regione a Catanzaro nel quadro dell'istituzione degli enti regionali).
Nel quadro della ristrutturazione dell'Esercito del 1975, il 59° Reggimento Fanteria fu sciolto il 31 ottobre 1975 e il successivo 1 novembre, per trasformazione del II Battaglione, si forma il 59° Battaglione Fanteria Meccanizzato "Calabria" stanziato nella caserma Zucchi-Lanfranco di Cividale del Friuli e inquadrato nella Brigata Meccanizzata "ISONZO".
Il 59° "CALABRIA" naturalmente partecipò alle operazioni di soccorso alle popolazioni del Friuli colpite dal sisma del 6 maggio 1976, intervenendo nel comune di Magnano in Riviera nella stessa notte tra il 6 ed il 7 maggio. I Fanti del Battaglione furono immediatamente impegnati per rimuovere macerie, soccorrere i feriti, dare sepoltura ai deceduti. Successivamente il 59° provvide alla distribuzione di tende, coperte, lenzuola e materassi, alla confezione di pasti caldi, all'erogazione dell'acqua potabile. In seguito il Reparto concorse con Ufficiali, Sottufficiali e Militari di Truppa alla costituzione ed al funzionamento dei Centri Operativi della Brigata ed al Centro di Raccolta di Cividale.
L'opera di soccorso fu poi intensificata nel settembre, quando si verificò una ripresa del sisma.
Per l'attività svolta il Battaglione ricevette la Medaglia d'Argento al Valore dell'Esercito e il suo Comandante (Casale) la Cittadinanza Onoraria del Comune di Magnano in Riviera.
A seguito del mutato teatro operativo (fine Guerra Fredda) venne posto in posizione quadro nel 1989 e sciolto definitivamente il 30 giugno 1991. La Bandiera di Guerra, decorata con un Ordine Militare d'Italia, una Medaglia d'Argento al Valor Militare e una Medaglia d'Argento al Valore dell'Esercito, dal 10 dicembre 1991 è custodita nel Sacrario delle Bandiere presso l'Altare della Patria a Roma.

Campagne di Guerra e fatti d'arme
* 1860-1870 - Brigantaggio: Opera in vari scontri a fuoco dal 1860 al 1866, anno nel quale diventa reggimento con funzioni di ordine pubblico;
* 1866 - Terza Guerra di Indipendenza: Opera nella zona tra Codogno e Sesto Cremonese e si concentra in Goito;
* 1895-1897 - Eritrea: Fornisce 13 ufficiali e 233 uomini per i vari reparti mobilitati;
* 1911-1912 - Libia: Fornisce 16 ufficiali e 1007 uomini per i vari reparti mobilitati;
* 1915-1918 - Prima Guerra Mondiale: Settori operativi di Rocca Pietore, Col di Lana, Dente di Sief, Colbricon, cima dello Stradon Monte Grappa, Monte Tomba, Monfenera, Monte Asolone, Col della Beretta, Bassano. Concessione dell'Ordine Militare d'Italia, Medaglia d'Argento al Valor Militare;
* 1935-1936 - Africa Orientale: Concorre alla mobilitazione dei reparti fornendo 7 ufficiali e 255 uomini;
* 1940-1945 - Seconda Guerra Mondiale: Difesa costiera della Sardegna, funzioni di sicurezza interna.

Sedi

1861-1991
dal 16/04/1861 al 03/06/1861 il Reggimento è a BRESCIA
dal 04/06/1861 al 08/12/1861 il Reggimento è a MODENA
dal 09/12/1861 al 24/03/1862 il Reggimento è a MIRANDOLA
dal 25/03/1862 al 29/08/1862 il Reggimento è a MODENA
dal 30/08/1862 al 11/04/1863 il Reggimento è a PARMA
dal 12/04/1863 al 14/08/1863 il Reggimento è a BERGAMO
dal 08/08/1863 al 21/06/1865 il Reggimento è a CASERTA
dal 22/06/1865 al 10/03/1866 il Reggimento è a GAETA
dal 12/03/1866 al 05/06/1866 il Reggimento è a NAPOLI
dal 16/06/1866 al 30/08/1866 il Reggimento è a CODOGNO
dal 01/09/1866 al 29/04/1868 il Reggimento è a PALERMO
dal 30/04/1868 al 16/05/1869 il Reggimento è a GIRGENTI
dal 07/06/1869 al 31/05/1872 il Reggimento è a TORINO
dal 01/06/1872 al 26/09/1876 il Reggimento è a MANTOVA
dal 27/09/1876 al 19/09/1877 il Reggimento è a CIVITAVECCHIA
dal 20/09/1877 al 18/09/1880 il Reggimento è a L'AQUILA
dal 19/09/1880 al 10/11/1884 il Reggimento è a LIVORNO
dal 11/11/1884 al 28/09/1887 il Reggimento è a VERCELLI
dal 29/09/1877 al 20/10/1893 il Reggimento è a NOVARA
dal 24/10/1893 al 04/10/1897 il Reggimento è a MONTELEONE DI CALABRIA
dal 08/10/1897 al 15/09/1901 il Reggimento è a PERUGIA
dal 18/09/1901 al 16/09/1907 il Reggimento è a TORINO
dal 17/09/1907 al 11/05/1915 il Reggimento è a CIVITAVECCHIA
dal 12/05/1915 al 17/11/1919 il Reggimento è in ZONA OPERAZIONI
dal 20/11/1919 al 01/07/1922 il Reggimento è a CIVITAVECCHIA
dal 02/07/1922 al 05/10/1926 il Reggimento è a ROMA
dal 06/10/1926 al 14/10/1927 il Reggimento è a CIVITAVECCHIA
dal 15/10/1927 al 10/09/1933 il Reggimento è a LA MADDALENA
dal 11/09/1933 al 10/11/1943 il Reggimento è a TEMPIO PAUSANIA
dal 11/11/1943 al 06/01/1945 il Reggimento è a SASSARI
dal 07/01/1947 al 02/04/1947 il Reggimento è a CAGLIARI
dal 06/04/1947 al 22/09/1947 il Reggimento è a PERUGIA
dal 23/09/1947 al 31/10/1975 il Reggimento è a PALMANOVA
dal 01/01/1975 al 10/12/1991 il Battaglione è a CIVIDALE DEL FRIULI

Comandanti

1861-1991
Col. Vittorio RICHARD (16/04/1861 - 21/08/1862)
Col. Ferdinando BOZZONE (01/09/1862 - 04/08/1870)
Col. Camillo GANDOLFO (04/09/1870 - 30/12/1878)
Col. Carlo SECRETANT (01/01/1879 - 01/01/1881)
Col. Fiorenzo BAVA BECCARIS (02/01/1881 - 05/01/1882)
Col. Guglielmo ALASIA (22/01/1882 - 04/01/1885)
Col. Felice DORNA (05/01/1885 - 31/03/1889)
Col. Adraste BONETTI (14/04/1889 - 15/08/1893)
Col. Fiorenzo ALIPRANDI (16/08/1893 - 27/02/1896)
Col. Giuseppe MANCONI (28/02/1896 - 21/05/1896)
Col. Fiorenzo ALIPRANDI (22/05/1896 - 26/08/1897)
Col. Cesare CONFALONIERI (27/08/1897 - 09/12/1897)
Col. Alberto CRISPO CAPPAI (10/12/1897 - 01/07/1900)
Col. Giuseppe AUREGGI (02/07/1900 - 29/06/1907)
(nel 1908 il Reggimento è a CIVITAVECCHIA)
Col. Settimio PIACENTINI (30/06/1907 - 26/12/1909)
Col. Carlo CALENDA (27/12/1909 - 16/11/1911)
Col. Francesco COCO (30/11/1911 - 31/12/1911)
Col. Raffaele LOSTIA di SANTA SOFIA (01/01/1912 - 06/08/1915)
Col. Aurelio PETRACCHI (07/08/1915 - 01/04/1917
Col. Edoardo SCAROINA (02/04/1917 - 17/12/1917)
Col. Alfredo NANNONE (18/12/1917 - 03/02/1918)
Col. Giuseppe CANZANO (04/02/1918 - 25/06/1918)
Col. Gastone AVOGADRO di VITAGLIANO (26/06/1918 - 19/08/1918)
Col. Ettore STRUMIA (20/08/1918 - 20/03/1919)
Col. Gastone AVOGADRO di VITAGLIANO (21/03/1919 - 30/07/1919)
Col. Mario LAUREATI (31/07/1919 - 31/12/1920)
Col. Attilio RANCHER (01/01/1921 - 01/07/1922)
(dal 2 luglio 1922 il Reggimento è a ROMA)
Col. Attilio RANCHER (02/07/1922 - 25/05/1925)
Col. Prospero COLONNA di STIGLIANO (28/05/1925 - 05/10/1926)
(dal 6 OTTOBRE 1926 il Reggimento è a CIVITAVECCHIA)
Col. Prospero COLONNA di STIGLIANO (06/10/1926 - 13/10/1926)
Col. Francesco MONTAGNANO (14/10/1926 - 25/08/1927)
Col. Pietro DE LIETO VOLLARO (26/08/1927 - 14/10/1927)
(dal 15 OTTOBRE 1927 il Reggimento è a LA MADDALENA)
Col. Pietro DE LIETO VOLLARO (15/10/1927 - 31/12/1928)
Col. Giulio NARDUCCI (01/01/1928 - 30/05/1928
Col. Dino DIANA (31/05/1928 - 30/04/1932)
Col. Matteo NEGRO (01/05/1932 - 10/09/1933)
(dal 11 SETTEMBRE 1933 il Reggimento è a TEMPIO PAUSANIA)
Col. Matteo NEGRO (12/09/1933 - 31/12/1933)
Col. Enrico QUAGLIA (01/01/1934 - 31/12/1936)
Col. Aniello JERVOLINO (01/01/1937 - 31/12/1937)
Col. Giovanni MORAMARCO (01/01/1938 - 31/08/1938)
Col. Giocondo TONARELLI (01/09/1938 - 14/11/1940)
Col. Achille GILARDI (21/11/1940 - 21/11/1942)
Col. Leonardo MOTZO (21/11/1942 - 10/11/1943)
(dal 11 NOVEMBRE 1943 il Reggimento è a SASSARI)
Col. Leonardo MOTZO (11/11/1943 - 03/02/1946)
Col. Archimede PALAZZO (04/02/1946 - 14/03/1946)
Col. Renato CROSA (15/03/1946 - 14/04/1947
Col. Prospero RICCI (16/04/1946 - 06/01/1947)
(dal 7 GENNAIO 1947 il Reggimento è a CAGLIARI)
Col. Prospero RICCI (07/01/1947 - 05/04/1947)
(dal 6 APRILE 1947 il Reggimento è a PERUGIA)
Col. Prospero RICCI (06/04/1947 - 22/09/1947)
(dal 23 SETTEMBRE 1947 il Reggimento è a PALMANOVA)
(più precisamente:
- PALMANOVA - Cas. DURLI - Cdo di Reggimento; cp Mortai; cp C/Carri; 2° Btg
- UDINE - Cas. CAVARZERANI - 3° Btg
- CORMONS - Cas. AMADIO - 1° Btg)
Col. Prospero RICCI (23/09/1947 - 05/10/1947)
Col. Liberio PETRACALVINA (06/10/1947 - 31/01/1949)
Col. Aristide SCURO (01/02/1949 - 05/05/1950
Col. Bruno BRUNO (06/05/1950 - 12/05/1951
Col. Eugenio FERRARI (13/05/1951 - 30/09/1952)
Col. Ulisse VIANELLO (01/10/1952 - 10/04/1953)
Col. Giuseppe LOLLI (11/04/1953 - 15/04/1954)
Col. Giuseppe VECCIA (10/06/1954 - 31/10/1955)
Col. Demetrio DE BIASIO (01/11/1955 - 31/10/1956)
Col. Raffaele GIUSTINO (01/11/1956 - 31/10/1957)
Col. Giuseppe RONGA (01/11/1957 - 31/10/1958)
Il 2 dicembre 1958, veniva costituito a Visco, in provincia di Udine il III Battaglione carri del 59° Reggimento fanteria "Calabria", che il 1° aprile 1961, assumeva la denominazione di LXIII Battaglione carri che poi, il 1° novembre 1975, assumeva la denominazione di 63° Battaglione carri "M.O. Fioritto", inquadrato nella Brigata meccanizzata "Isonzo"
Col. Adriano EMANUELE (01/11/1958 - 31/10/1959)
Col. Giuseppe VECCHIO (01/11/1959 - 31/10/1960)
Col. Anonino REITANO (01/11/1960 - 31/10/1961)
Col. Eugenio SANNIA (01/11/1961 - 20/04/1963)
Col. Roberto RAFFAELLI (21/04/1963 - 01/09/1964)
Col. Francesco PATRONO (02/09/1964 - 10/01/1966)
Col. Ermete PECORARO de VIVO (11/01/1966 - 11/10/1967)
Col. Gaetano LANFERNINI (12/10/1969 - 11/10/1970)
Col. Giovanni GHIGO (12/10/1970 - 11/10/1971)
Col. Andrea OGLIARO (12/10/1971 - 11/10/1972)
Col. Domenico ESPOSITO (12/10/1972 - 11/10/1973)
Col. Alberto DI MAGGIO (12/10/1973 - 11/10/1974)
Col. Pasquale FEDELE (12/10/1974 - 11/10/1975)
Ten.Col. Salvatore GENTILE (12/10/1975 - 31/10/1975)
Ten.Col. Gaetano CASALE (01/11/1975 - 10/11/1975)
1975-1991 Cinquantanovesimo Battaglione Fanteria Meccanizzata Calabria
di stanza presso la caserma Zucchi-Lanfranco in Cividale del Friuli
Ten.Col. Gaetano CASALE (11/11/1975 - 10/08/1978)
Ten.Col. Enrico PALUMBO (11/08/1977 - 10/08/1979)
Ten.Col. Pasquale DONVITO (11/08/1979 - 28/05/1981)
Ten.Col. Alessio ANTONUTTI (29/05/1981 - 12/07/1983)
Ten.Col. Maurizio COCCIA (13/07/1983 - 24/07/1984)
Ten.Col. Antonino TITA (25/07/1984 - 24/07/1985)
Ten.Col. Luciano SANTORO (25/07/1985 - 22/09/1987)
Ten.Col. Francesco COSTAGLI (23/09/1987 - 11/12/1989)

Il 18 novembre 1989 la Bandiera di Guerra lascia la Caserma diretta al Vittoriale ed il Battaglione viene messo in condizione di Quadro
Il 30 giugno 1991 il Cinquantanovesimo Battaglione Fanteria Meccanizzata Calabria viene sciolto ma NON MUORE!

Il 18 aprile 2024 al Cinquantanovesimo Battaglione Fanteria Meccanizzata Calabria è conferita la CITTADINANZA ONORARIA del Comune di Tavagnacco (UD) per i 14 anni di attività sociali svolte a favore della Cittadinanza

Nota storica: 359° REGGIMENTO FANTERIA "CALABRIA".

Origini e vicende organiche
Il 1° novembre 1943 viene formato, dal deposito del 59° Fanteria, il 359° Reggimento Fanteria "Calabria" per trasformazione della 177^ Legione Camice Nere d'Assalto, inquadrata nell Divisione di Fnteria "Calabria" (31^).
Nella circostanza vengono attuati i seguenti cambiamenti: plotone comando legionale in plotone comando reggimento, CLXXVII battaglione milizia in I/359°, CLXXVIII battaglione milizia in II/359°, 177^ compagnia mitra in 359^ compagnia mitraglieri. Il 359° Reggimento rimane assegnato alla Divisione "Calabria" assieme ai reggimenti 59° e 60° Fanteria e 40° Artiglieria per Divisioni di Fanteria (D.f.).
Viene sciolto il 31 gennaio 1944 tuttavia, dopo pochi mesi, il 3 maggio, il 535° Reggimento Fanteria (che sino al 2 febbraio precedente aveva avuto la denominazione di 125° Reggimento Costiero) si trasforma, prende il nome di 359° Reggimento Fanteria "Calabria" e viene dislocato a Sassari (Sardegna).
Concorrono alla sua formazione il III battaglione del 59° Fanteria (ora I/359°), il III battaglione del 60° Fanteria (ora II/359°), la 3^ compagnia del XXXI battaglione mortai (ora compagnia mortai da 81).
Il 1° agosto 1944, il 359° si costituisce in reparto quadro e cede, per la costituzione del 51° Gruppo Difesa Nord, i comandi dei due battaglioni e sette compagnie, rimanendo formato dalla compagnia comando ridotta. dalla compagnia mortai e da tre compagnie "quadro". Dal 15 settembre 1944, il 359° Fanteria viene trasformato in 359° Reggimento Lavoratori.

Campagne di guerra e fatti d'arme
Liberazione (1943-1945
- 1944: territorio nazionale: Sardegna

Comandanti

359° REGGIMENTO FANTERIA "CALABRIA" (1943-44)
- Console Ettore Manca
- Magg. Giovanni Lepori (int.)
- Magg. Antonio Colonna (int.)

359° REGGIMENTO FANTERIA "CALABRIA" (1944)
- Ten. Col. Angelo Peretti
- Ten. Col. Giovanni Onorato