Associazione Nazionale del Fante - Sezione di Cividale del Friuli "Col. Pietro Benatti"
Inquartato in croce di S. Andrea. Nel 1° e 3°, tre teste di leone d'oro linguate e coronate in campo azzurro. Nel 2° e nel 4°, il monte all'italiana di tre cime d'oro
in campo rosso
Ornamenti esteriori
lista bifida: d'oro, svolazzante, collocata sotto la punta dello scudo, incurvata con la concavità rivolta verso l'alto, riportante il motto: "PIU' FORTE DEL DESTINO"
onorificenza: accollata alla punta dello scudo con l'insegna pendente al centro del nastro con i colori della stessa
nastri rappresentativi delle ricompense al Valore: annodati nella parte centrale non visibile della corona turrita, scendenti svolazzanti in sbarra ed in banda dal punto predetto,
passando dietro la parte superiore dello scudo.
Mostrine
Fregio da basco
Storia
Nel marzo 1915, nell'ambito dei provvedimenti organici disposti dallo Stato Maggiore per adeguare l'Esercito alle prevedibili esigenze relative alla prossima entrata in guerra
dell'Italia, fu costituito in Ravenna il 120° Reggimento Fanteria inquadrato, con il gemello 119°, nella Brigata "EMILIA".
I Militari di Truppa per il nuovo Reggimento furono forniti dal Deposito del 28° Reggimento Fanteria "PAVIA".
La mattina del 26 maggio il 120° fu schierato nella zona Planina-Korada ed iniziò così la sua partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.
Il 22 giugno il Reggimento attraversò l'Isonzo ed il 24, dopo un aspro combattimento nel quale caddero 7 Ufficiali e circa un centinaio di Fanti, occupò Globna.
L'eroico combattimento valse al 120° la sua prima decorazione al Valore Militare: la Medaglia di Bronzo.
Nel luglio, il 120° fu trasferito nella zona di Caporetto e schierato sul Monte Nero, in sostituzione di Reparti Alpini. Il Reggimento rimase nella zona fino al gennaio 1917,
quando fu trasferito nei pressi di Gorizia, prendendo parte ai combattimenti di Solje, Monte Cleme, Monte Mrzli. Anche in questi combattimenti il 120° "EMILIA" si comportò
molto onorevolmente.
Come si è già detto, il 1917 vide il Reggimento schierato nella zona di Gorizia dove si distinse in ripetuti attacchi sul San Marco e sul San Gabriele, due dei famosi
Colli che attorniano la città.
A seguito degli avvenimenti di Caporetto, alla fine dell'ottobre 1917 il 120° "EMILIA" si ritirò, sempre combattendo, fino a Fossalta di Piave, raggiunta il 3 novembre.
Nel dicembre dello stesso anno il Reggimento fu schierato sulle pendici del Grappa, dove rimase fino al giugno 1918 quando, a Porte di Salton, respinse, a prezzo di gravi perdite,
l'attacco austriaco. L'eroico comportamento del Reggimento nella circostanza fu premiato con una Medaglia d'Argento al Valore Militare.
Al termine della guerra, la Brigata "EMILIA" fu disciolta.
Il 19 ottobre 1941 il 120° fu nuovamente costituito ed a partire dal 1° dicembre successivo, mobilitato, fu inquadrato nella Divisione fanteria "EMILIA".
Inviato in Jugoslavia con il compito di presidio, fu impegnato in azioni di controguerriglia nelle quali sempre si distinse per lo spirito di sacrificio dei suoi Fanti.
Dal 14 al 15 settembre il 120° difese con grande tenacia la Piazza marittima di Cattaro, in Dalmazia, dall'attacco delle forze tedesche. Il valoroso comportamento del 1°
battaglione, che trattenne le più numerose truppe avversarie sacrificandosi al completo, permise al resto del 120° di imbarcarsi e di raggiungere le coste pugliesi.
L'episodio glorioso fruttò al 120° una seconda Medaglia di Bronzo al Valore Militare.
Sciolto alla fine del mese di settembre, il Reggimento fu ricostituito nel dicembre, subì poi varie trasformazioni organiche finché fu nuovamente e definitivamente
sciolto il 30 giugno 1945.
Il 1° ottobre 1976, sulla base dei Quadri e dei Militari di Truppa del III battaglione del 52° "ALPI", si costituì il 120° Battaglione Fanteria d'Arresto "FORNOVO"
al quale sono state affidate la Bandiera, le tradizioni e le mostrine del 120° "EMILIA".
Il III/52° "ALPI" si era distinto particolarmente nelle operazioni di soccorso alle popolazioni civili in occasione del sisma in Friuli ed era stato perciò proposto per la
concessione delle Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito. Tale decorazione fu poi concessa al 120° "FORNOVO".
Il 120° "FORNOVO" è inquadrato nella Brigata Meccanizzata "ISONZO".
Nel 1986 all'atto dello scioglimento delle Divisioni, viene incorporato nella Brigata Meccanizzata Garibaldi.
È definitivamente sciolto il 30 novembre 1991. La Bandiera di Guerra è depositata al Vittoriano in Roma.
Campagne di Guerra e fatti d'arme
* 1915-1918 - Prima Guerra Mondiale: Settori operativi di Planina Korada, Globna, Monte Rosso, Monte Nero, Castagnevizza, Monte San Michele, Grafemberg, Fiume Piave, Monete Grappa, Val Calcino. Per il comportamento tenuto durante la battaglia del Piave, viene citato sul bollettino di guerra n.1120 del 18/06/1918. Concessione della Medaglia d'Argento al Valor Militare, Medaglia di Bronzo al Valor Militare;Comandanti
Centoventesimo EMILIA